Elastografia Epatica: guida completa

all’esame che misura fibrosi e steatosi

Scopri come funziona, quando è indicato e perché è fondamentale per la salute del fegato

Elastografia Epatica: guida completa all’esame che misura fibrosi e steatosi

L’elastografia epatica è un esame non invasivo, rapido e indolore che permette di valutare lo stato di salute del fegato misurandone la rigidità (fibrosi) e la quantità di grasso (steatosi).

Rappresenta oggi una delle metodiche più utilizzate per monitorare le malattie epatiche croniche senza ricorrere alla biopsia.

A chi si rivolge l'esame di elastografia epatica

È particolarmente utile nei pazienti con:

  • Steatosi epatica (MASLD)
  • Steatoepatite (MASH)
  • Epatite virale cronica (HBV, HCV)
  • Sospetta fibrosi o cirrosi
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Obesità, diabete, sindrome metabolica

Cosa è l'elastografia epatica

L’elastografia epatica è una tecnica diagnostica basata sulle onde meccaniche (Shear Wave).

Lo strumento invia micro-impulsi attraverso la cute, analizza la rigidità del tessuto epatico e restituisce valori numerici attendibili che rappresentano:

  • Fibrosi epatica (irrigidimento del fegato)
  • Steatosi epatica (accumulo di grasso)

Non comporta dolore né richiede sedazione o aghi.

L’intero esame dura circa 5–10 minuti.

Perché è importante misurare fibrosi e steatosi?

Fibrosi e steatosi sono due condizioni molto diffuse e spesso asintomatiche.

Se non diagnosticate e monitorate, possono evolvere nel tempo verso forme più gravi.

Vantaggi dell'elastografia epatica Shear Wave

✅ Non invasivo e completamente indolore

✅ Rapido (meno di 15 minuti)

✅ Ripetibile nel tempo per monitorare l’evoluzione

✅ Alternativa moderna alla biopsia epatica

✅ Risultati immediati e affidabili

Perché è importante misurare fibrosi e steatosi?

Fibrosi e steatosi sono due condizioni molto diffuse e spesso asintomatiche.

Se non diagnosticate e monitorate, possono evolvere nel tempo verso forme più gravi.

Steatosi (MASLD)

È la forma più comune: un eccesso di grasso nel fegato.

Fattori di rischio:

  • Sovrappeso, obesità
  • Insulino-resistenza, diabete
  • Trigliceridi e colesterolo alti
  • Alimentazione ricca di zuccheri e grassi
  • Sedentarietà


Senza controlli può evolvere in steatoepatite (MASH) e successiva fibrosi.

Fibrosi epatica

È un processo di cicatrizzazione del fegato.

Più la fibrosi avanza, più il fegato perde elasticità e funzionalità.

L’elastografia permette di individuarla prima che compaiano sintomi.

Come si svolge l’esame?

L’elastografia epatica è estremamente semplice:

  1. Il paziente si sdraia supino con il braccio destro sollevato.
  2. Il medico appoggia una sonda sulla parte destra dell’addome.
  3. Invia piccole vibrazioni indolori che attraversano il fegato.
  4. Lo strumento misura la velocità delle onde di ritorno.
  5. In pochi secondi il software elabora rigidità e steatosi.

Risultato immediato e spiegato dallo specialista subito dopo l’esame.

Cosa misura esattamente?

1. Fibrosi epatica

Il valore è espresso in kPa (kilopascal).

Più è alto il valore, maggiore è la rigidità del fegato.

2. Steatosi epatica (fegato grasso)

Espressa come percentuale o valore di attenuazione, permette di capire quanto grasso è presente nel tessuto.

Interpretazione dei risultati

L'esame di elastografia epatica fornisce due valori principali:

Parametro
Cosa misura
Valore normale
kPa (Fibrosi)

Rigidità del fegato

< 6,0 kPa

CAP (dB/m)

Grasso nel fegato

< 248 dB/m

Più alto è il valore, maggiore è il grado di fibrosi o steatosi.

Il Dr. Andrea Raspanti, epatologo, interpreta i risultati nel contesto clinico del paziente, integrandoli con gli esami del sangue e con l’ecografia epatica.

Quando è consigliata l’elastografia epatica?

È raccomandata quando:

  • gli esami del fegato risultano alterati (ALT, AST, γGT)
  • è presente fegato grasso (MASLD)
  • si sospetta fibrosi o si devono monitorare terapie
  • si hanno diabete, obesità o sindrome metabolica
  • si consumano regolarmente alcolici
  • si soffre di epatite B o C cronica

È un ottimo strumento di screening, anche in pazienti asintomatici.

È un’alternativa alla biopsia?

In molti casi .

L’elastografia riduce drasticamente la necessità di effettuare una biopsia epatica, riservandola solo a casi complessi o dubbi.

Quanto è affidabile?

L’elastografia epatica è considerata:

  • accurata nel valutare fibrosi e steatosi
  • ripetibile nel tempo
  • non invasiva e senza rischi
  • molto utile nel follow-up delle malattie croniche

È oggi una delle metodiche di riferimento nella moderna epatologia.

Preparazione all’esame

Non richiede digiuno prolungato:

È sufficiente evitare pasti abbondanti nelle 3 ore precedenti.

Durata dell’esame

  • Analisi: 5–10 minuti
  • Referto: immediato

Vantaggi dell’elastografia epatica

  • Completamente non invasiva
  • Assenza di aghi o anestesia
  • Referto immediato
  • Ripetibile nel tempo
  • Ottima per monitorare terapie
  • Alta precisione nella diagnosi precoce

Conclusioni

L’elastografia epatica è oggi uno degli strumenti più efficaci e sicuri per studiare la struttura del fegato e monitorare le principali malattie epatiche.

Grazie alla sua rapidità e all’assenza di dolore, è diventata il metodo preferito da epatologi e pazienti.

Se stai monitorando una malattia del fegato, o se presenti fattori di rischio metabolici, questo esame rappresenta una scelta diagnostica fondamentale.

Dove effettuare l'elastografia epatica

Il Dr. Andrea Raspanti esegue il FibroScan® presso

Bovisio Polimedica – Via Cavour 62, Bovisio Masciago (MB)

Prenota il tuo esame di elastografia epatica o chiama +39 351 818 9737

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